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Non è bancarotta se si mettono nella società soldi personali martedì 16.02.2021
Il Pubblico Ministero chiedeva l'archiviazione del procedimento per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale per due indagati che documentavano di aver versato nelle casse sociali denari di origine familiare e personale. Il Pubblico Ministero, nel ritenere non esistente nel caso concreto il dolo tipico del reato, riconosceva importanza anche al comportamento collaborativo tenuto dai due indagati con la procedura fallimentare e con la Procura della Repubblica in fase di indagini preliminari. Il deposito di email scambiate tra gli indagati ed il curatore fallimentare dimostrava infine che anche la documentazione contabile indicata come mancante nella relazione ex art. 33 l.f. e costituente quindi l'oggetto della bancarotta fraudolenta documentale, era in realtà già stata trasmessa al curatore stesso.
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